La cucina di design riscopre la tradizione

Tra una citazione e l'altra, andiamo a scoprire l'ispirazione della cucina di design

Marco Zanuso, Augusto Magnaghi, Joe Colombo: questi e molti altri sono i designer che hanno apportato, dagli anni 50 in poi, notevoli cambiamenti nella percezione e nell'utilizzo della cucina di design nella quotidianità, soprattutto in Italia. Un Paese in cui la cucina non è solamente un ambiente in cui si prepara  da mangiare, ma che anche e soprattutto accoglie e coccola, in cui da secoli ci si riunisce, che è un po' il focolare domestico in ogni casa. La grande tradizione che ci accompagna ha insegnato, prima di ogni altra cosa, a CM Linea come strutturare una cucina di design che rispettasse determinate esigenze, estetiche e funzionali.
Grazie al boom economico degli anni '60, la forma è dettata innanzitutto dalla funzione e non solo dall'estetica, come già suggeriva Bruno Munari con il suo studio delle forme naturali: l'essenziale è ciò che serve, non c'è bisogno di altro. L'ispirazione della cucina di design nasce dalla volontà di esprimere questo concetto, non rinunciando però al fattore visivo: ogni elemento è gradevole e adatto al contesto, ogni dettaglio è studiato, ogni scanalatura ha la sua ragion d'essere.
Ogni piccolo pezzetto di legno che compone i mobili è recuperato da case dismesse, e ogni possibile composizione è pensata per adattarsi a spazi diversi, in case diverse, abitate da persone diverse: questo è il principio con cui l'azienda opera e fa suo il significato della definizione “cucina di design”, rendendo omaggio ai grandi progettisti dei decenni passati, riscoprendo preziosi consigli e punti di vista che, con la tecnologia sempre più avanzata, sembrano disperdersi un po'.
 


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11/12/2017